COME OTTENERE IL RISARCIMENTO DANNI PER INTERVENTO ERRATO
Un intervento chirurgico è un atto medico che può salvare la vita o migliorare la qualità di vita di una persona. Tuttavia, anche se eseguito correttamente, può comportare alcuni rischi.
In alcuni casi, l’intervento può essere eseguito in modo errato, causando danni al paziente.
In questo caso il paziente ha diritto al risarcimento dei danni subiti per intervento errato
I danni possono essere di natura patrimoniale, come le spese di cura e di riabilitazione, o di natura non patrimoniale, come il danno biologico, il danno morale e il danno da perdita parentale.
Per ottenere il risarcimento, il paziente deve dimostrare che l’intervento è stato eseguito in modo errato e che questo ha causato i danni subiti.
La perizia medico legale è quindi il punto di partenza per capire se vi sono, in effetti, responsabilità dei sanitari che hanno eseguito l’intervento
E’ necessario avere in mano la cartella clinica, gli esami strumentali ed ogni altro documento medico che possa fornire al medico legale tutti gli elementi per la valutazione del caso
Se il medico legale riesce a dimostrare l’errore medico, il paziente potrà chiedere il risarcimento dei danni al medico o alla struttura sanitaria in cui è stato eseguito l’intervento.
La richiesta di risarcimento può essere presentata in via stragiudiziale, tramite un tentativo di conciliazione, o in via giudiziale, attraverso un processo civile.
In caso di errato intervento chirurgico, è importante rivolgersi tempestivamente ad uno studio professionale specializzato in malasanità che potrà essere di supporto per ottenere il risarcimento dei danni subiti e a tutelare i propri diritti.
I DANNI RISARCIBILI
I danni risarcibili in caso di errato intervento chirurgico possono essere di natura patrimoniale o non patrimoniale.
DANNI PATRIMONIALI
I danni patrimoniali sono quelli che hanno un valore economico. Tra i danni patrimoniali risarcibili in caso di errato intervento chirurgico rientrano:
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- Le spese di cura e di riabilitazione, comprese le spese di trasporto, di alloggio e di assistenza.
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- La perdita di guadagno, se il paziente è stato costretto a interrompere la propria attività lavorativa.
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- La perdita di chance, se il paziente ha perso la possibilità di ottenere un miglioramento della propria condizione di salute.
DANNI NON PATRIMONIALI
I danni non patrimoniali sono quelli che non hanno un valore economico. Tra i danni non patrimoniali risarcibili in caso di errato intervento chirurgico rientrano:
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- Il danno biologico, che consiste nella lesione dell’integrità psicofisica del paziente.
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- Il danno morale, che consiste nella sofferenza interiore patita dal paziente a causa dell’errore medico.
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- Il danno da perdita parentale, che consiste nella sofferenza interiore patita dai familiari del paziente a causa della sua morte.
L’ONERE DELLA PROVA
In caso di errato intervento chirurgico, il paziente ha l’onere di provare:
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- La lesione subita.
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- La condotta colposa del medico.
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- Il nesso di causalità tra la condotta colposa del medico e la lesione subita.
Per quanto riguarda la prova della lesione subita, solitamente è sufficiente la documentazione medica
La prova della condotta colposa del medico può essere più difficile da ottenere, ed è preferibile rivolgersi ad un professionista specializzato in malasanità.
La prova del nesso di causalità tra la condotta colposa del medico e la lesione subita può essere particolarmente difficile da ottenere. In alcuni casi, è possibile dimostrare il nesso di causalità in modo diretto, ad esempio se il medico ha commesso un errore evidente che ha causato la lesione. In altri casi, è possibile dimostrare il nesso di causalità in modo indiretto, ad esempio se il medico ha commesso un errore che ha aumentato il rischio di lesione.
CONCLUSIONE
In caso di errato intervento chirurgico, il paziente ha diritto al risarcimento dei danni subiti. Tuttavia, ottenere il risarcimento può essere difficile, in quanto è necessario provare l’errore medico. Per ottenere il risarcimento, è importante rivolgersi tempestivamente ad un professionista specializzato in malasanità.
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